In novembre 2024 si sono consegnate il 10,8% di vetture in meno. Ora il totale anno fino a novembre e? pari a 1.452.973 di vetture consegnate contro 1.455.320 (fonte UNRAE) del 2023. Ci sono dei Costruttori in crisi che perdono quote di mercato e volumi, e Costruttori che crescono in quota di mercato e volumi.
Successi e non: la situazione
Tra i produttori di vetture per le classi medie, in Europa cresce la Renault mentre Stellantis diminuisce pesantemente. Il gruppo VW tiene le posizioni con i denti ma lo sciopero ad oltranza proclamato da IG Metall la metterà in ginocchio. Stellantis e VW insieme rappresentano circa la metà del mercato italiano. Tra i produttori tedeschi premium, BMW cresce mentre MINI vende meno, Mercedes tiene e vedremo come evolverà su elettrico, ibrido ed endotermico e poi sul programma di trasformare i concessionari in agenti. Se ci spostiamo ad Oriente il quadro è diverso. Toyota cresce e continua a proporre automobili molto gradite al cliente italiano, incluse vetture compatte adatte alla città. Produce pensando green con l’ibrido e ne migliora continuamente la tecnologia.
Con Toyota si può stipulare un’assicurazione dove non si pagano i chilometri in cui la vettura veleggia in modalità elettrica. Il sistema ibrido sempre più sofisticato consente di fare dei percorsi non brevi in elettrico. Suzuki cresce un po’ e prosegue il suo percorso di rapporto molto solido con il mercato, offrendo vetture di qualità, affidabili che conquistano il consumatore nel tempo e con l’utilizzo. I coreani che recentemente hanno messo a capo del Sales & Marketing in Europa Andrea Crespi, capo per anni di Hyundai in Italia, continuano nel percorso di crescita della qualità del prodotto con una visione pragmatica di neutralità tecnologica.
Rimangono i cinesi che con il Marchio MG fanno registrare un aumento di volumi , da 26.945 nel 2023 a 36.466 nel 2024 , un incremento del 35,3%. BYD, che sta costruendo fabbriche in Europa, presto entrerà dalla porta principale nel mercato europeo e italiano sotto la sapiente guida di Alfredo Altavilla, braccio destro di Marchionne che lasciò la FIAT dopo la sua morte e che invece sarebbe tornato molto utile a Stellantis in questi anni. Tutti i brand che crescono hanno in mente il cliente finale, mentre quelli che diminuiscono hanno pensato molto alla distribuzione degli utili.
Massimo Ghenzer