Finalmente siamo arrivati al nodo centrale. Il dirigismo non ha funzionato, il mercato ha risposto ed è il vero punto di riferimento della transizione energetica, che va conosciuto e interpretato. Pensare di imporre una regola invece di stabilire le tecnologie compatibili con l’evoluzione energetica ed ambientale è stato un gravissimo errore strategico commesso da una maggioranza, seppur esigua, dei parlamentari europei, guidati dai soliti virtuosi del nord Europa che non hanno cultura antica e interessi antropologici e vogliono imporre, insieme ai tedeschi, il loro modello di civiltà. La Ford , che con il suo ultimo CEO Jim Farley aveva deciso solo elettrico dal 2030, ha fatto un clamoroso passo indietro. Dopo aver cancellato la Fiesta e prossimamente la Focus, i due modelli di volume, dimezzando così le vendite in Europa e regalando una rete di vendita fortissima alla concorrenza, è tornata al suo valore fondante, il pragmatismo, e ha rimandato sine die il tutto elettrico.
Finalmente, dopo aver fatto notevoli errori strategici, la Ford in Europa torna al mercato e a riconoscere e interpretare le scelte dei consumatori. Sarebbe bello se tornasse sui suoi passi e trovasse ancora il modo di ripristinare la produzione della Fiesta, che da sempre è stato il cavallo di battaglia in Europa e il punto di ingresso dei consumatori nella conoscenza del brand. Mentre la Ford cedeva il segmento della Fiesta alla concorrenza, altri brand no, continuano e anzi rafforzano l’offerta, come ha fatto la Toyota che con la Aygo X ha raddoppiato l’offerta delle city car. Anche la Mercedes fa marcia indietro e ha rimandato il tutto elettrico che aveva deciso di fare dal 2030. Interessante, ma tardivo, leggere un’intervista della Marcegaglia che raccomanda la neutralità tecnologica nella transizione energetica. Il tema verrà discusso nel B7. Ci hanno messo del tempo, forse troppo, a riconoscere le scelte del mercato. Chi se ne intende l’ha detto da sempre, imporre al consumatore delle scelte assolute che non siano economicamente realizzabili non funziona. Come da sempre si è detto, che la scelta della tecnologia ibrida con o senza spina, ma senza escludere l’elettrico e l’idrogeno, è quella più in linea con i desiderata del mercato.
Massimo Ghenzer