La Cina lo scorso anno ha prodotto oltre 31 milioni di automobili e ne ha esportate poco meno di 6 milioni. Appena cinque anni fa la Cina ne esportava un milione. Un cambiamento di paradigma unico nel mondo dell’auto. La Cina è diventata il più grande esportatore del globo. Ma se analizziamo l’evolversi delle strategie dei principali produttori di automobili, notiamo un cambiamento notevole negli obiettivi perseguiti. Gli americani sostanzialmente si sono ritirati dal mercato europeo perché poco profittevole, e i costruttori europei di vetture piccole e medie, fanno fatica a realizzare i giusti margini nel continente europeo. Il mercato europeo può essere profittevole per le vetture Premium, le più care. Il valore e il radicamento dei Brand Premium in Europa è da sempre guidato dai tre costruttori tedeschi che si avvalgono di una esperienza produttiva e una evoluzione tecnologica difficile da replicare. Questo per i motori a combustione interna, mentre per le vetture elettriche l’evoluzione tecnologica passa per le batterie e per le materie prime dove i cinesi prevalgono. I cinesi stanno entrando nel mercato europeo con piglio pragmatico. Propongono l’elettrico, ma vendono molto ibrido senza e con la spina. Anche i cinesi se vogliono entrare in pompa magna nel mercato europeo dovranno trovare il modo di fare margini positivi anche per le vetture che acquista il ragionier Rossi. Dovranno misurarsi con la gestione dei prezzi scontati e del capitale circolante contenuto, per consentire ai concessionari di non essere soffocati da valanghe di vetture invendute giacenti nello stock. In definitiva dovranno misurarsi con le logiche delle economie di mercato che non possono prescindere dai desiderata del cliente finale. Intelligentemente, in Italia si stanno affidando a manager di esperienza che conoscono il mercato, per gestire il lancio dei loro Brand. Dovranno poi identificare i valori che ogni Brand propone al mercato. Oggi si compra cinese più che il Brand relativo. Non può continuare così, una sofisticata strategia di identificazione del DNA di ogni singolo Brand dovrà essere elaborata , sia per le vetture di volume che per le vetture Premium. La concorrenza europea su questo è attrezzata e i valori tangibili e intangibili del Brand sono chiaramente identificati.
Massimo Ghenzer