In questi giorni sono state comunicate le vendite di automobili in Europa compreso UK ed i paesi EFTA per i primi otto mesi. Tutto come previsto, il mercato è cresciuto un po’ in agosto ma negli otto mesi siamo al livello dello scorso anno 8.691.840 automobili immatricolate. Il 20% meno del 2019, ultimo anno pre-Covid. Questo stato di cose si ripete mese dopo mese da troppo tempo, e nel frattempo il parco di vetture circolanti in Europa diventa sempre più vecchio, così che l’obiettivo di ridurre la quantità di CO2 globalmente è regolarmente disatteso. Andando ad esaminare cosa comprano gli europei in termini di motorizzazioni e brand, anche qui tutto secondo le previsioni. Le case sono spaventate dalle multe sulle emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni, ed allora spingono fortemente l’elettrico, con scarsi risultati. L’elettrico vende un po’ di più ma sempre poco, un milione e mezzo circa sul totale di circa otto milioni e settecentomila.
Per ridurre il rischio delle multe , giustamente le case spingono l’ibrido plug-in, che incontra i favori del consumatore. Lo ricarica la notte a corrente alternata, costi conosciuti e contenuti, la mattina fa varie decine di chilometri in elettrico e se deve andare fuori per il fine settimana c’è il motore a combustione interna che garantisce la marcia. Il cliente europeo ragiona diversamente dalla Commissione EU, vuole certezze nella gestione della mobilità e vuole un processo semplice e breve di ricarica che per il momento è garantito dalle stazioni di servizio tradizionali. Anche le automobili ibride classiche si vendono sempre più. Sono dei prodotti benemeriti lanciati alla fine del secolo scorso da Toyota ed ora replicati da tutti i costruttori. Le emissioni di CO2 sono contenute ed il consumo di carburante è inferiore ai prodotti con motore endotermico, ma senza il supporto del motore elettrico. Di vetture a benzina e diesel se ne vendono sempre meno ma insieme sono più di tre milioni e centomila nei primi otto mesi di quest’anno. Calcolate insieme, in effetti le vetture tradizionali endotermiche sono ancora i modelli più venduti. Il consumatore va per la sua strada e malgrado le campagne di criminalizzazione dell’auto tradizionale , benzina e diesel, continuano a comprane molte. La domanda che sorge spontanea è quando il decisore politico europeo prenderà atto della realtà e cambierà la strategia della transizione energetica.
Massimo Ghenzer